Il progetto prende il nome dall’antico Cafè Loti di Istanbul, crocevia di culture, in cui i viaggiatori si fermavano per parlare, conoscersi e confrontarsi.
Il trio composto da Pejman Tadayon, Nando Citarella e Stefano Saletti ripercorre le atmosfere di questo luogo di scambio, abbattendo idealmente le barriere fra Oriente e Occidente, fra il Nord e il Sud del mondo. I tre musicisti, da anni impegnati nella ricerca sulle musiche popolari del Mediterraneo e dell’Oriente, in questo progetto originale e suggestivo creano un ponte tra passato e presente, tra musica “colta” e popolare, tra la tradizione occidentale e quella orientale.
Il loro viaggio sonoro, sulle rotte della storia, parte dalla Spagna, si incontra con i trobadours francesi, le cantate popolari del Centro-Sud Italia, incrocia il canto in Sabir, attraversa le antiche vie della seta e la Persia, per poi trasformarsi e diventare una musica nuova, capace di emozionare, incantare e trascinare l’ascoltatore. Per dimostrare che la musica è il linguaggio del possibile, dove l’incontro con l’altro arricchisce, trasforma, innova. Così è stato per secoli prima che si innalzassero barriere e muri, figli della paura e dell’ignoranza.
La tammorra risuona su un bouzouki greco, il saz, il setar e l’oud accompagnano il marranzano e il canto a tenore. Nel repertorio troviamo, oltre a composizioni originali, brani della tradizione sefardita spagnola, cantigas medievali, brani di musica classica persiana, madrigali, tarantelle, ballate popolari. Una festa in musica che attraversa il Mediterraneo sulle rotte degli antichi viaggiatori.
Nando Citarella: voce, tammorre, chitarra battente, marranzano
Stefano Saletti: oud, lauta, bouzouki, voce
Pejman Tadayon: saz, oud, bamtâr,setâr, ney, voce
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