La Notte del Caffè: dai canti dell’Antico Mare al sufismo
Una festa in musica, che attraversa il Mediterraneo sulle rotte degli antichi viaggiatori. Tre progetti musicali che si incontrano in una notte di suoni, colori e sapori: Nando Citarella & Tamburi del Vesuvio, Stefano Saletti & Banda Ikona, Pejman Tadayon Sufi ensemble. Tre modi diversi di raccontare il Mediterraneo e le sue tante culture. Questo il senso di una serata speciale nella quale i tre Maestri cerimonieri Citarella, Saletti e Tadayon, da anni riuniti nel trio Cafè Loti, presentano i loro progetti solisti in un unico grande spettacolo.
Il programma della serata non prevede tre esibizioni separate, ma l’unione sul palco delle rispettive esperienze. Un unico concerto dove i 20 musicisti dei tre ensemble collaborano, interagiscono, suonano insieme nel più ampio concetto di condivisione e partecipazione comune. La Notte del Caffè vuole, infatti, riproporre il rituale dell’incontro e fare della Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma una nuova piazza simbolica del Mediterraneo. Come avveniva nell’antico Cafè Loti di Istanbul, quando i viaggiatori si fermavano a parlare, si conoscevano, suonavano e cadevano le differenze tra Nord e Sud del mondo.
Le melodie viaggiavano, gli strumenti viaggiavano, i ritmi viaggiavano.
E se si può viaggiare con il corpo e con la mente, il viaggio che propongono Nando Citarella, Stefano Saletti e Pejman Tadayon, con i rispettivi ensemble e uniti nel Cafè Loti, è un percorso sulle rotte della storia, che parte dalla Spagna, si incontra con i trobadours francesi, le tammurriate e le cantate popolari di Napoli e del Sud d’Italia, incrocia l’antico canto in Sabir dei popoli mediterranei, attraversa la via della seta, la Persia e, infine, si trasforma per diventare una musica nuova capace, di vivere di nuova luce, di emozionare e trascinare chi l’ascolta.
Per dimostrare che la musica è il linguaggio del possibile, dove l’incontro con l’altro arricchisce, trasforma, innova. Così è stato per secoli, prima che si innalzassero barriere e muri figli della paura e dell’ignoranza. La tammorra risuona su un bouzouki greco, il saz, il setar e l’oud accompagnano il marranzano e il canto a tenore.
Un repertorio che, oltre a composizioni originali, spazia da brani della tradizione sefardita spagnola, cantigas e Carmina medievali, a brani di musica classica persiana, madrigali, tarantelle, ballate popolari e canti di libertà.
BIGLIETTI: da € 15 (clicca per acquistare)
CAFÈ LOTI
Nando Citarella: voce, chitarra battente, tammorre, marranzano
Stefano Saletti: voce, bouzouki, oud, percussioni
Pejman Tadayon: voce, saz, bamtar, oud, daf
NANDO CITARELLA & TAMBURI DEL VESUVIO
Nando Citarella: voce, chitarra battente, tammorre, marranzano
Gabriella Aiello: voce, castagnette, tammorra
Luigi Staiano: fisarmonica
Alberto D’Alfonso: flauto, sax
Carlo Cossu: violino
Salvatore Rotunno: chitarra
Alessandro Patti: basso
Giovanni Lo Cascio: batteria, percussioni
STEFANO SALETTI & BANDA IKONA
Stefano Saletti: bouzouki, oud, chitarra, voce
Barbara Eramo: voce
Yasemin Sannino: voce
Gabriele Coen: clarinetto, sax, flauti
Renato Vecchio: duduk, shalumeau, ciaramella
Carlo Cossu: violino
Mario Rivera: basso acustico
Giovanni Lo Cascio: batteria e percussioni
PEJMAN TADAYON SUFI ENSEMBLE
Pejman Tadayon: voce, saz, oud, bamtar, daf
Martina Pelosi: voce
Barbara Eramo: voce
Massimiliano Barbaliscia: santur
Renato Vecchio: duduk, shalumeau, ciaramella
Carlo Cossu: violino
Luigi Polsini: viola da gamba
Simone Pulvano: percussioni
Giovanni Lo Cascio: batteria e percussioni
Isabella Grimaldi: letture
DANZE
Natalie Leclerc
Jolina Iavicoli
Shanti Vittorio Zotti