Il progetto propone un viaggio immaginario lungo l’antica via della seta, l’insieme di rotte commerciali che da più di duemila anni unisce simbolicamente l’Oriente e l’Occidente. Un tempo non esistevano confini, ma sfumature, colori e consuetudini che caratterizzavano le diverse aree geografiche e i vari popoli. L’opera infaticabile di viaggiatori, mercanti e pellegrini, permetteva alle varie culture di entrare in contatto tra di loro. Le persone si confrontavano e si scambiavano esperienze, suonando insieme, raccontando le usanze del proprio paese e le tradizioni della propria terra.
Passando per India, Persia e Mesopotamia, questo percorso sonoro giunge al nord Africa, per concludersi in Italia. Sotto la guida del musicista iraniano Pejman Tadayon, un ensemble formato da musicisti persiani, indiani, nord africani e italiani, propone musiche sacre e canti tradizionali del proprio paese d’origine, ciascuno con strumenti tipici della propria cultura.
Pejman Tadayon: oud, canto, saz, ney
Sanjay Kansa Banik: tabla
Luigi Polsini: viola da gamba, kamanche
Renato Vecchio: duduk, fiati
Simone Pulvano: dumbek, darabuka, riq, daf
SACRED MUSIC FROM THE SILK ROAD
Pejman Tadayon